Predarossa
Geologicamente è il luogo dove si incontra il granito del Plutone del Masino e le serpentiniti della Valmalenco, che fanno assumere alle pareti rocciose un colore rossastro da cui il nome Predarossa.
La Piana che la contraddistingue è un perfetto mondo orizzontale sovrastato da ghiacciai e alte cime di rocce grigie e rosse, solcato dalle spettacolari anse del fiume Duino che si snoda al suo interno come un gigantesco serpente. Siamo a 2000 metri, in un ambiente d’alta montagna, dominato dal Monte Disgrazia che, con i suoi 3678 metri, è la vetta più alta della valle e che, adagiate ai suoi piedi, conserva le nevi perenni del ghiacciaio di Predarossa .
Per raggiungerlo si sale in auto da Filorera lungo la Valle di Sasso Bisolo, percorrendo una strada carrozzabile lunga di 12 km che supera il pianoro erboso dell’Alpe di Sasso Bisolo e sale a tornanti fino all’inizio della piana di Predarossa.
ACCESSO:
La strada VASP Sasso Bisolo/Predarossa è attualmente chiusa fino al 30 aprile 2021.
Nella stagione turistica, si può transitare in auto solo se muniti di pass turistico acquistato online sulla piattaforma https://valmasino.travel . L’accesso è consentito fino ad un massimo di 50 veicoli/giorno.
I segni del ghiacciaio
Per visitare le due piane di Predarossa il percorso inizia lungo sentiero d’accesso per il rifugio Ponti, costeggiando la prima sul lato sinistro e salendo poi più decisamente fino all’inizio del secondo pianoro, ai piedi della morena del ghiacciaio del Monte Disgrazia (45 minuti).
Per completare un percorso ad anello, da qui si abbandona il sentiero per il rifugio attraversando sulla destra il torrente su un ponticello in legno, ci si sposta in piano sul versante opposto e si ridiscende seguendo una vecchia traccia di mulattiera che riconduce al grande piano e lo costeggia nel lato sinistro orografico.