ARRAMPICATA E BOULDERING
La valle degli arrampicatori è questa, costellata di un granito eccezionale che rappresenta un vero e proprio paradiso per l’arrampicata su roccia. Un’attività che si fonde in un ambiente naturale di inestimabile bellezza, richiamando migliaia di appassionati provenienti da ogni parte del mondo.
In tutta la “Valle”, così viene chiamata dai climbers, ciascuno può infatti trovare la più ampia ispirazione per realizzare i suoi sogni in ogni campo dell’arrampicata su roccia: bouldering, arrampicata sportiva, arrampicata tradizionale, vie corte o lunghe, classiche o avventurose, ben chiodate o da attrezzare. Ce n’è per tutti e di più, per ogni livello di impegno, dal principiante che si avvicina alla roccia fino all’esperto che sogna le grandi e difficili vie del Masino.

Bouldering
In Italia l’attività di arrampicata sui massi di roccia - in inglese “bouldering” - nacque proprio in Valmasino verso la fine degli anni ‘70, con il termine locale di “Sassismo”. La scalata di un sasso di pochi metri d’altezza e senza corda divenne il nuovo gioco dell’arrampicata, stimolando la creatività e portando con sé anche la preparazione tecnica alle arrampicate sulle pareti in quota, dove sarebbe entrata in gioco l’assicurazione con corda e chiodi.
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Il Sasso di Remenno
È il più grande monolito roccioso d’Europa, con un volume di oltre mezzo milione di metri cubi, sceso a valle a causa di un grosso franamento dalla Valle di Preda (la “Préda” è il toponimo locale). È stato “conquistato” per la prima volta dai pastori che incisero faticosamente una scalinata di pietra sul lato Ovest che, ancora oggi, rappresenta la via più semplice per salire alla sommità.
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Val di Mello
Percorrendo il sentiero di fondovalle della Val di Mello si entra in contatto con il granito e le sue grandi pareti. All’epoca questi enormi bastioni hanno rappresentato una vera e propria barriera per i Melàt, abitanti stagionali della valle che durante l’estate salivano fino a 2000 metri con i loro greggi di bestiame.
Oggi invece queste pareti non sono più un ostacolo, ma uno stupendo terreno di azione per gli arrampicatori. Un insieme di strutture rocciose e di lisce placche arrotondate chiamate con i nomi più fantasiosi, un po’ mistici e un po’ dissacranti, dai primi salitori.
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